Ideata e durata by Fondazione Nicola Trussardi

I Nuovi Mostri

Milano e Venezia
febbraio – marzo 2004




Incursione

I Nuovi Mostri è un’invasione di manifesti concepiti da sedici artisti italiani che compaiono tra le affissioni pubblicitarie per le strade e le piazze di Milano, dal centro alla periferia, in un’irriverente occupazione di tutti gli spazi della città. Per un mese, attraverso le immagini e le visioni di Elisabetta Benassi, Simone Berti, Alex Cecchetti, Roberto Cuoghi, Giuseppe Gabellone, Piero Golia, Massimo Grimaldi, Margherita Manzelli, Gianni Motti, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Andrea Salvino, Carola Spadoni e Patrick Tuttofuoco, la Fondazione Nicola Trussardi diffonde l’arte nel trambusto cittadino, tra pedoni e automobilisti, con manifesti che spuntano a ogni incrocio, nascosti tra le comunicazioni commerciali dei tabelloni promozionali.

Con la forza dei ta-tze-bao universitari e l’eleganza della comunicazione pubblicitaria, I Nuovi Mostri è una mostra collettiva di artisti italiani che non si visita in una galleria o in un museo, ma piuttosto una collezione temporanea a cielo aperto. I Nuovi Mostri danno infatti un nuovo ritmo e nuovi colori alla città: sintesi della passione adolescenziale per le icone della musica, del cinema e della politica da appendere come poster in camerette disordinate e al contempo raffinata incursione tra le vetrine illuminate della città, i manifesti sono un’antologia di sguardi sull’Italia e sulla sua multiforme identità.

Come graffiti a mano libera tracciati per le strade di Milano, le immagini de I Nuovi Mostri aprono finestre su nuovi paesaggi e rivelano vizi e virtù del Belpaese in una nuova commedia italiana. Il lessico familiare di Adrian Paci e l’esotismo tutto occidentale di Giuseppe Gabellone, le agguerrite tute bianche di Andrea Salvino e le surreali campagne di Diego Perrone, la religione rock’n’roll di Alex Cecchetti e le guerre straniere di Massimo Grimaldi, l’asino solitario e perso di Paola Pivi e i mostri sgraziati di Roberto Cuoghi, raccontano di un’Italia in continua trasformazione combattuta tra l’ambizione internazionale e il legame con le radici della cultura nazionale. Le contraddizioni della penisola proseguono tra le immagini di Carola Spadoni che profeticamente annuncia che Dio è morto (2003), il teschio di Pietro Golia illuminato da un diamante e la famiglia di Simone Berti, mentre Elisabetta Benassi si ritrae accanto a un minaccioso carro armato.
I Nuovi Mostri è anche una pubblicazione che raccoglie tutte le sedici immagini dei manifesti: pensato come un agile tabloid, stampato in migliaia di copie e distribuito gratuitamente, il giornale è introdotto da un testo sugli stereotipi dell’Italia, sintetizzati in un elenco di 1165 parole – un dizionario dei luoghi comuni italiani.

A settembre del 2004, su invito del Comune di Venezia e in occasione dell’inaugurazione della Biennale di Venezia – 9. Mostra Internazionale di Architettura, I Nuovi Mostri invade anche le calli veneziane.

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