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Panorama Milano




Panorama Milano è una progetto editoriale che ritrae la città di Milano con i suoi contrasti e le sue contraddizioni, una mappa ideale che rivela la sua multiforme identità tra le accelerazioni della moda, i cantieri dell’architettura e i paradossi dell’arte contemporanea.

Trenta tra i maggiori rappresentanti della creatività milanese hanno selezionato un’immagine per catturare la città, la sua memoria e la sua dinamicità, svelandone gli aspetti più nascosti e sconosciuti.

Distribuito gratuitamente in librerie, musei, gallerie, teatri e cinema nell’inverno del 2003, Panorama Milano rilegge la città attraverso gli occhi di: A12, Giorgio Armani, Gabriele Basilico, Vanessa Beecroft, Mario Bellini, Stefano Boeri, Vincenzo Castella, Achille Castiglioni, Maurizio Cattelan, Pierluigi Cerri, Antonio Citterio, Fabrizio Ferri, Elio Fiorucci, Dario Fo, Giuseppe Gabellone, Giovanni Gastel, Stefano Giovannoni, Vittorio Gregotti, Armin Linke, Vico Magistretti, Gualtiero Marchesi, Enzo Mari, Alessando Mendini, Riccardo Muti, Milka Pogliani, Luca Ronconi, Ettore Sottsass, Franca Sozzani, Patrick Tuttofuoco e Francesco Vezzoli.

Composto come un’antologia di cartoline, il libro Panorama Milano si svolge come un nastro. Si incontra lo sguardo del premio Nobel per la letteratura Dario Fo che presenta una propria foto di scena da Lo Svitato (1955), del maestro Riccardo Muti, per il quale non c’è luogo più significativo del cortile del Conservatorio Giuseppe Verdi, del compianto Achille Castiglioni che, ancora in vita, aveva selezionato per il progetto un’immagine della statua di San Francesco realizzata dal padre nel 1927; dell’architetto Pierluigi Cerri che sceglie un manifesto nel 1984 per una mostra personale dello stesso Castiglioni.

Gli artisti contemporanei ritraggono la città usando la provocazione: Vanessa Beecroft sceglie una propria opera, con il fratello e una statuaria maestra di yoga ritratti davanti al Palazzo di Giustizia; Maurizio Cattelan si affida alla storia con una fotografia della Sparatoria in via De Amicis del 1977; Armin Linke seleziona uno scatto degli anni quaranta del Qu T8, il quartiere modello realizzato per l’VIII Triennale. Giuseppe Gabellone racconta Milano affidandosi al passato attraverso una vecchia immagine trovata al mercatino delle pulci; Patrick Tuttofuoco guarda invece la città dall’alto, attraverso la lente d’ingrandimento di altri artisti, Peter Fischli e David Weiss, con la loro vista sulla Torre Velasca.

Lo chef Gualtiero Marchesi posa sulle guglie del Duomo mentre lo stilista Giorgio Armani sintetizza con una fotografia la propria presenza a Milano, la dinamicità, il gusto per la creazione. È una città di attriti quella della direttrice di McCann-Erickson Italia Milka Pogliani che con il Palazzo Pirelli colpito da un aeroplano (2002) indaga la discussa posizione di Milano nel mondo contemporaneo. Le colorate librerie di Ettore Sottsass si affiancano a un dinosauro, disegnato al computer da Alessandro Mendini, mentre i personaggi del film di Luchino Visconti Rocco e i suoi fratelli (1960), scelti da Francesco Vezzoli, si affiancano a quelli di Totò, Peppino e la Malafemmina (1956) visti dal gruppo di architetti A12.

Milano e i suoi luoghi magici si ritrovano nelle immagini selezionate dallo stilista Elio Fiorucci, che ci mostra la fontana dei giardini pubblici di Porta Venezia sullo sfondo di Palazzo Dugnani, e da Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, che apre la pubblicazione con lo scatto di un servizio di Helmut Newton alla Stazione Centrale.

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